Trekking al rifugio Marinelli e Vallone dello Scerscen
Itinerario molto panoramico, che richiede un buon allenamento, sia per il dislivello che per la durata.
Nella prima parte (fino al Rifugio Marinelli) il percorso si svolge su buoni sentieri, ben segnalati e ben tenuti, senza la presenza di particolari difficoltà tecniche.
Si attraversa il muro della diga di Campo Moro e si prende il sentiero che sale sulla destra. Il rifugio Carate (2636 m) si raggiunge in circa 2,5 ore. Superata la bocchetta delle Forbici, si apre il meraviglioso panorama sul gruppo del Bernina. In circa un'ora si raggiunge anche il rifugio Marinelli (2813 m), uno dei più alti di tutta la Valmalenco. Normalmente nei periodi di inizio estate, nel tratto tra i due rifugi è probabile trovare ancora un po' di neve sul sentiero.
Dal Rifugio Marinelli inizia la discesa, questo itinerario prevede il rientro passando dalla selvaggia e affascinante Val di Scerscen.
Un vallone poco frequentato ma che racchiude un patrimonio geologico e botanico veramente unico, ill tutto nella magnifica cornice del gruppo del Bernina.
Il sentiero è meno segnalato e a tratti più sconnesso rispetto a quello della salita, comunque percorribile con normale abbigliamento da trekking.
L'attraversamento dei torrenti è garantito da una serie di ponticelli facili da individuare.
Scendendo si passa per il 'Cimitero degli Alpini' e si prosegue al fianco del torrente Scerscen fino a raggiungere le ex miniere di amianto e l'Alpe Musella e poi rientrare a Campo Moro, quindi al Rifugio Zoia.
NB: Escursione da fare sono con buone condizioni meteo e con discreto allenamento. E' consigliabile partire al mattino presto, appena chiaro, in modo da evitare di rientrare con il buio. Lungo tutta la val di Scerscen, dal Rifugio Marinelli all'Alpe Musella non sono presenti rifugi, bivacchi o altri punti di appoggio.
Durata: 3,5 ore per raggiungere il rifugio Marinelli e circa 4 ore per il rientro dalla Val di Scerscen. Totale circa 7,5 ore
Dislivello: circa 900 metri
Il Rifugista è a vostra disposizione!
Una volta arrivati al Rifugio Zoia, il rifugista è a vostra disposizione per qualsiasi informazione sugli itinerari, fornisce aggiornamenti sullo stato dei sentieri, presenza di eventuali pericoli (presenza di neve, frane, sentieri chiusi), apertura dei rifugi in quota.
Con il rifugista potete anche consultare le previsioni meteo locali o chiedere suggerimenti relativi al percorso più idoneo in base alla propria preparazione e all’abbigliamento più adeguato sia in relazione al tipo di percorso che al meteo.
Prima di uscire per un’escursione è buona norma comunicare al rifugista la propria meta.