Trekking dei 4 Passi e Sassi Bianchi
L'itinerario proposto è poco conosciuto e frequentato rispetto ai classici itinerari malenchi ma sicuramente molto soddisfacente per l'ambiente e i paesaggi che attraversa.
L'itinerario è molto interessante e gratificante dal punto di vista paesaggistico. La vista sul Pizzo Scalino e sul suo ghiacciaio si alterna con la vista sui verdeggianti pascoli fioriti, al blu dei laghetti alpini ed infine al bianco delle rocce, tipiche della zona.
I quattro passi sono nell'ordine: Passo Confinale, Passo d'Ur, Passo di Canciano e Passo di Campagneda.
Partendo dal Rifugio Zoia, si raggiunge il muro della diga di Gera e si costeggia il lago fino all'alpe Gembrè. Da qui si sale verso il passo Confinale, fino a raggiungere il bivacco Anghileri-Rusconi, nei pressi del primo dei 4 passi: il passo Confinale, a quota 2.628 m.
Per proseguire verso il secondo passo bisogna tornare indietro sullo stesso sentiero dell'andata per circa 10 minuti, fino a raggiungere il cartello con l'indicazione 'Val Poschiavina, Passo d'Ur, Passo di Canciano' e proseguire nella direzione del cartello. Da qui in avanti il sentiero si fa un po' meno evidente ma comunque segnato e individuabile, basta prestare attenzione alla traccia e ai segnavia.
Si sale per poco e si entra nella zona dei 'Sassi Bianchi', così chiamati per il caratteristico colore delle rocce che si attraversano. In questo tratto si è costantemente accompagnati dalla vista del Pizzo Scalino e del suo ghiacciaio. Seguendo il tracciato che mantenendo una quota pressochè costante attraversa tutta la parte alta della Val Poschiavina si giunge al piccolo ma caratteristico Lago d'Ur (quota 2.514 m), nei pressi dell'omonimo passo, il secondo previsto dall'itinerario.
Da qui si procede seguedo le indicazioni che in 20 minuti portano al terzo passo, il Passo di Canciano.
A questo punto si risale nuovamente seguendo le indicazioni per il Passo di Campagneda, l'ultimo dei 4 passi di questo itinerario. Questo è facilmente individuabile grazie alla presenza di un arco in legno che indica lo spartiacque tra Valmalenco e Valposchiavo.
Da qui in avanti si prosegue in discesa, seguendo il tracciato che, passando per i graziosi laghi di Campagneda, potra all'omonimo alpeggio e quindi, seguendo le indicazioni per Campo Moro, riporta al Rifugio Zoia.
NB: Trattandosi di una zona isolata e poco frequentata, è un'escursione da affrontare solo con buone previsioni meteo (anche vista la scarsità di punti di riparo).
Durata: circa 7 ore per l'anello completo
Dislivello: circa 1000 metri in salita
Il Rifugista è a vostra disposizione!
Una volta arrivati al Rifugio Zoia, il rifugista è a vostra disposizione per qualsiasi informazione sugli itinerari, fornisce aggiornamenti sullo stato dei sentieri, presenza di eventuali pericoli (presenza di neve, frane, sentieri chiusi), apertura dei rifugi in quota.
Con il rifugista potete anche consultare le previsioni meteo locali o chiedere suggerimenti relativi al percorso più idoneo in base alla propria preparazione e all’abbigliamento più adeguato sia in relazione al tipo di percorso che al meteo.
Prima di uscire per un’escursione è buona norma comunicare al rifugista la propria meta.