Trekking al Sentiero Glaciologico 'L. Marson' al Ghiacciao di Fellaria
Si tratta di un escursione spettacolare per i grandiosi segni della presenza del ghiacciaio (rocce montonate, solchi, massi erratici, rocce levigate). Il percorso si snoda nella piana antistante la fronte, toccando i punti utilizzati dai glaciologi per effettuare le misure nel corso degli ultimi cinquant'anni. Su sentiero medio-facile si raggiunge il ghiacciaio di Fellaria, uno dei maggiori delle alpi centrali.
Dal parcheggio del Rifugio Zoia si prosegue sulla strada che porta alla Diga di Gera. Una volta saliti sul muro della diga, lo si attraversa e si prende il sentiero che conduce al rifugio Bignami. Dal rifugio si prosegue per l'Alpe Fellaria e si seguono le indicazioni per il sentiero glaciologico (bolli BLU). Il sentiero glaciologico si divide in tre percorsi (A B e C), collegati tra loro.
Per raggiungere la lingua del ghiacciaio (Fellaria Orientale) e il lago glaciale di recente formazione, la via più breve è quella che segue direttamente sentiero C.
Al rientro, una vota raggiunto il rifugio Bignami, è possibile optare per il giro del lago, passando per l'alpe Gembrè.
NB: L'intero percorso è da affrontare con buone condizioni meteo e di visibilità, occorre prestare particolare attenzione ad alcuni tratti esposti. Non avventurarsi sul ghiacciaio senza l'accompagnamento di una guida alpina o comunque senza l'adeguata preparazione o attrezzatura.
Attenzione: consigliamo di affrontare questo itinerario durante la stagione estiva/autunnale.
Durante l'inverno/primavera la zona diventa pericolosa e difficilmente accessibile in quanto il sentiero si trova su pendii ghiacciati ed esposti a slavine e valanghe.
Durata: durata complessiva andata e ritorno circa 6/7 ore. Con il rientro dall'alpe Gembrè il percorso si allunga di circa 1,5 ore.
Dislivello: circa 700 metri
Punti di pausa e ristoro: Rifugio Bignami
Il Rifugista è a vostra disposizione!
Una volta arrivati al Rifugio Zoia, il rifugista è a vostra disposizione per qualsiasi informazione sugli itinerari, fornisce aggiornamenti sullo stato dei sentieri, presenza di eventuali pericoli (presenza di neve, frane, sentieri chiusi), apertura dei rifugi in quota.
Con il rifugista potete anche consultare le previsioni meteo locali o chiedere suggerimenti relativi al percorso più idoneo in base alla propria preparazione e all’abbigliamento più adeguato sia in relazione al tipo di percorso che al meteo.
Prima di uscire per un’escursione è buona norma comunicare al rifugista la propria meta.